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“Progetto Fuoco 2016” (Fiera di Verona, 24-28 febbraio)

Progetto Fuoco 2016

Anticipata dal 4° International Pellet Forum (23 febbraio), si svolgerà a VeronaFiere dal 24 al 28 febbraio 2016 la X edizione di “Progetto Fuoco”, Mostra internazionale di impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia della combustione di legna.

A cadenza biennale, imprescindibile punto di riferimento e appuntamento obbligato per il comparto del riscaldamento a legna, la manifestazione ha avuto negli anni una crescita esponenziale sia in termini di aziende espositrici italiane ed estere (oggi più di 750) e di superficie espositiva (attualmente 105.000 mq), sia come numero di operatori del settore, buyer internazionali e visitatori provenienti non solo da tutte le regioni della Penisola, ma anche da 37 Paesi del mondo.

Tra i settori merceologici in mostra: apparecchi di riscaldamento moderni e tradizionalicaldaiepellet e legnamacchine per pellet e grandi impianti a biomassamateriali e componenti tecnici e fumisteria.

Meritano un discorso a parte i camini e le stufe a legna e la conseguente funzione anche di riscaldamento di questi due elementi.
Non a caso le statistiche certificano come in Italia siano presenti oltre 6 milioni di camini e sfufe che rappresentano solo una parte di quei prodotti che fanno parte dell’universo fuoco e che si possono riassumere in:
– caminetti, inserti, termocamini, termocucine;
– stufe a pellet, a legna e ad accumulo termico;
– cucine e forni a legna, barbecue;
– accessori per i caminetti, accendifuoco e prodotti per la pulizia;
– legna, pellet, ronchetti e mattonelle per alimentare il fuoco.

Durante i giorni della Manifestazione sono in programma vari ConvegniWorkshopTavole RotondeIncontri a temaSeminari e Corsi, tra i quali spiccano i Biomass Days, l’iniziativa dell’AIEL(Associazione Italiana Energie Agroforestali) che ha come fine la diffusione della cultura del riscaldamento a biomassa attraverso attività di comunicazione ad hoc per il grande pubblico, e approfondire i temi del mercato del pellet, dell’energia termica e della microgenerazione da biomasse.

Sul numero di febbraio della Rivista tecnica AgroforEnergy (n. 1/2016), a margine della sintesi di uno Studio condotto dall’Associazione, che mette in evidenza “le lacune e le discrepanze, rispetto alla realtà, dei dati ufficiali su consumi e emissioni di PM10 prodotte dalla combustione domestica di legna e pellet”, al fine di promuovere e supportare tecnicamente concrete e strutturali scelte di politica energetica e ambientale per l’efficientamento del settore della combustione domestica di legna e pellet e per una consistente riduzione del suo contributo alla produzione di PM10, l’AIEL propone a Governo e Regioni 10 misure che, se implementate, in pochi anni potrebbero dimezzare il contributo della combustione residenziale del legno alle emissioni di PM10.

1. Pubblicare urgentemente il decreto di attuazione dell’art. 290, comma 4, del d.lgs. 152/2006, che prevede la certificazione delle prestazioni tecnico-ambientali dei generatori domestici a biomasse e che rappresenta il riferimento per i requisiti di accesso ai meccanismi incentivanti (Conto Termico e Detrazione 65%). Prevedere obbligatoriamente per tutti i meccanismi incentivanti generatori a biomasse domestici il riferimento ai requisiti prestazionali che saranno introdotti dal decreto di attuazione dell’art. 290.

2. Similmente agli autoveicoli, orientare i provvedimenti di limitazione dell’esercizio dei generatori a biomasse solo alle classi prestazionali peggiori, con riferimento a quanto sarà previsto dal decreto di attuazione dell’art. 290, comma 4, del d.lgs. 152/2006, escludendo le migliori classi prestazionali, scelte in funzione del grado di emergenza degli interventi rispetto ai livelli di PM10 del periodo. Omogenizzare a scala nazionale i provvedimenti di limitazione all’esercizio degli impianti domestici a biomasse.

3. Promuove a livello europeo la revisione delle norme di prodotto dei generatori domestici a biomasse, per rendere i test di omologazione molto più evoluti e in grado di riflettere quanto più possibile le condizioni di esercizio reale dei generatori, in modo da favorire le industrie che investono in ricerca e sviluppo per fornire al mercato generatori in grado di garantire elevate prestazioni in condizioni di esercizio.

4. Promuovere la certificazione di processo e di prodotto dei biocombustibili legnosi, secondo la norma internazionale ISO 17225, inserendo specifici requisiti in tutti i meccanismi incentivanti.

5. Abbassare l’IVA al 10% del pellet certificato, da organismi di certificazione di parte terza, secondo la norma internazionale ISO 17225-2.

6. Promuovere fortemente, con campagne di comunicazione mirate alle famiglie e alle imprese, che coinvolgano i principali organi di informazione nazionali, le misure di incentivazione del conto termico per la sostituzione di obsoleti generatori e impianti alimentati a biomasse e con i combustibili fossili più inquinanti, con nuovi e moderni generatori e impianti a biomasse.

7. Attuare urgentemente la riforma del d.lgs. 152/2006, aggiornando i valori limite di emissione, introducendo i riferimenti alle norme di prodotto dei biocombustibili (ISO 17225) e accogliendo tutte le altre modifiche proposte da AIEL nella fase di consultazione.

8. Attivare maggiori verifiche e controlli presso gli impianti domestici, per velocizzare la diffusione dei Libretti d’Impianto, l’implementazione dei Catasti informatici degli impianti termici, le Dichiarazioni di Conformità delle installazioni e la corretta e continua manutenzione dei generatori e degli impianti fumari.

9. Favorire e omogeneizzare a scala nazionale (veri) percorsi di qualificazione professionale degli installatori e manutentori di impianti a biomasse. Purtroppo attualmente si assiste ancora a una frammentata attivazione, da parte delle Regioni, dei percorsi di aggiornamento e qualifica professionale obbligatori per le FER, caratterizzati da contenuti e temi eterogenei, che li rendono spesso inefficaci al raggiungimento degli obiettivi fissati dal d.lgs. 28/2011.

10. Attivare campagne di informazione ed educazione a scala regionale e nazionale per rendere più consapevoli i cittadini sul corretto uso della rinnovabile legno, sensibilizzandoli e orientandoli correttamente sui seguenti aspetti chiave:
– qualità del biocombustibile e corretta gestione del generatore;
– corretta progettazione, installazione e manutenzione dell’impianto;
– riqualificazione del vecchio impianto con generatori a basse emissioni.

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