Nel corso dell’evento conclusivo del Progetto Fattore J, avviato da Fondazione Mondo Digitale e Janssen Italia nel corso dell’anno scolastico 2019-2020 che ha visti coinvolti 100.000 studenti delle scuole superiori di tutta Italia, sono stati forniti i risultati della Ricerca sulla fiducia dei giovani nella scienza.
È alta la fiducia dei giovani nei decisori politici, negli scienziati e nei medici, nonostante abbiano manifestato una certa insoddisfazione per la gestione comunicativa dell’emergenza sanitaria, percepita come confusionaria. Proprio per questo, il 78% dei ragazzi vorrebbe maggiore chiarezza e più capacità di ascolto. Per superare l’emergenza sanitaria i giovani considerano prioritario il ruolo della ricerca per nuovi vaccini e farmaci (81%), seguito dalla gestione equilibrata dei decisori politici (53%) e da una corretta comunicazione (30%).
Sono alcuni dei dati emersi dalla Ricerca sulla fiducia dei giovani sulla Scienza, presentata il 17 maggio 2021 nel corso dell’evento finale in digital del Progetto Fattore J, avviato nel corso del primo lockdown per le misure di contenimento della pandemia dalla Fondazione Mondo Digitale (FMD), organizzazione senza scopo di lucro orientata alla conoscenza guidata dal Professore emerito Tullio De Mauro fino alla sua morte (2017), e da Janssen Italia, costola farmaceutica.di Johnson & Johnson, in collaborazione con 8 Associazioni di pazienti e il supporto scientifico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, e con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), con l’obiettivo di formare gli studenti delle scuole italiane sui temi della prevenzione e della salute e consolidare la fiducia nella scienza.
Nel corso dell’anno scolastico 2019-2020, 12mila giovani, di età compresa tra i 14 e i 19 anni, di 63 scuole superiori in 7 regioni italiane hanno riscoperto l’importanza di prendersi cura di se stessi e degli altri anche come atto di responsabilità sociale. Di questi, 4.000 studenti di Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Veneto hanno partecipato anche alla Ricerca sulla fiducia dei giovani nella scienza, rispondendo ad un questionario online di 21 domande.
“Nel corso della pandemia, i giovani hanno modificato i propri comportamenti basandosi soprattutto sulle linee guida ufficiali, seguite dai suggerimenti dei familiari e dalle opinioni di esperti – ha sottolineato Alfonso Molina, Direttore scientifico di FMD, presentando il risultati della ricerca realizzata con il supporto del Dipartimento di Economia Politica e Statistica dell’Università di Siena – Solo all’ultimo posto tra i criteri di riferimento hanno indicato le opinioni condivise sui social. Questo dato ci aiuta a capire che continuiamo a giudicare i giovani in base a stereotipi. Ora la sfida cruciale è rimanere al fianco delle nuove generazioni per aiutarle ad acquisire strumenti strategici per gestire la crescente complessità della nostra epoca e imparare a convivere con equilibrio con una quota inevitabile di incertezza“.
Nell’evento conclusivo della prima edizione di Fattore J gli studenti sono stati coinvolti nell’ideazione di campagne Instagram per affermare il valore della scienza e della ricerca scientifica e sconfiggere pregiudizi e paure. Il creative jam ha visto i ragazzi al lavoro in sei stanze digitali dedicate alle aree terapeutiche del progetto: Ematologia, Neuroscienze, Infettivologia, Dermatologia, Gastroenterologia e Ipertensione Polmonare, con al loro fianco i dipendenti Janssen e rappresentanti delle 8 Associazioni di pazienti partner del Progetto.
Nel corso dell’evento è stata lanciata la nuova edizione di Fattore J, specificatamente finalizzata ad accrescere nelle giovani generazioni la fiducia nei progressi della scienza, la consapevolezza dell’importanza che i vaccini hanno assunto nella storia dell’umanità anche come strumento di protezione collettiva e la capacità di saper riconoscere le fake news. I giovani saranno coinvolti in nuove azioni formative e divulgative per sensibilizzare sull’importanza di una corretta informazione scientifica e sulla vaccinazione come atto di responsabilità sociale e civica.
“Da una parte, questa pandemia ha avuto il merito di portare in prima pagina temi scientifici relativi alla salute e alla sanità che mai avevano trovato un così ampio spazio di discussione – ha dichiarato Massimo Scaccabarozzi, Presidente e Amministratore delegato di Janssen Italia – Dall’altra parte, però, questa infodemia è stata spesso causa di confusione, per questo non mi sorprende che i giovani chiedano maggiore chiarezza. Credo che questa vada, però, accompagnata dall’accessibilità, vale a dire che dobbiamo fornire ai ragazzi i filtri necessari per comprendere al meglio la mole di informazioni alla quale sono sottoposti e diradare un po’ la nebbia informativa che spesso li confonde. Pensare al futuro oggi è davvero cruciale: per questo siamo molto felici di poter essere di nuovo al fianco di Fondazione Mondo Digitale per una seconda edizione in cui continueremo ad ampliare la rete delle collaborazioni con nuovi partner tenendo sempre come protagonisti i nostri ragazzi”.
Le scuole interessate a partecipare al Progetto devono compilare il modulo online .