Il Rapporto commissionato a Eunomia da Zero Waste Europe presenta un’analisi dettagliata sullo stato di circolarità del polietilene tereftalato (PET) nelle bottiglie in Europa da cui emerge che il livello di circolarità di questa plastica, la più riciclata e riciclabile, è basso e tale rimarrà in futuro a meno che non vengano introdotti sostanziali cambiamenti politici e non vengano rimosse le barriere tecniche ed economiche.
Degli 1,8 milioni di tonnellate di polietilene tereftalato, meglio conosciuto come PET, riciclati in Europa ogni anno dalle bottiglie, solo il 31% viene riutilizzato per nuove bottiglie immesse sul mercato, mentre il 69% viene utilizzato in altre applicazioni di PET di qualità inferiore, come vassoi di plastica monouso, film o fibre tessili.
È quanto emerge dal Rapporto “How circular is PET?”, prodotto dalla società di consulenza per la sostenibilità Eunomia Research & Consulting, per conto di Zero Waste Europe, la rete di 32 ONG europee che condividono valori e obiettivi comuni e lavorano per un futuro di zero rifiuti.
Il report presenta un quadro del vero stato di circolarità del PET delle bottiglie in Europa, che comprende quante ne vengono raccolte per il riciclaggio, quante effettivamente riciclate e quante nuove bottiglie contengono PET riciclato.
Il quadro del riciclaggio delle bottiglie in PET varia nel continente europeo, con alcuni paesi che ottengono tassi di riciclaggio elevati, principalmente per effetto della presenza di sistemi di restituzione dei depositi (DRS), mentre gli altri hanno tassi di riciclaggio inferiori, utilizzando solo sistemi di raccolta differenziata.

Un fattore trainante per migliorare in futuro i risultati di circolarità del PET è la Direttiva UE sulla plastica monouso (Direttiva SUP) che fissa un obiettivo di raccolta del 77% per le bottiglie per bevande entro il 2025 e un obiettivo del 90% entro il 2029, oltre a richiedere ai produttori di bottiglie per bevande in PET di avere il 25% di contenuto riciclato nei loro prodotti entro il 2025, che salirà al 30% entro il 2030. Anche le tasse sulla plastica non riciclata e vergine avranno un impatto sulla circolarità del PET nell’UE.
Il Rapporto evidenzia che livelli più elevati di contenuto riciclato possono essere raggiunti non solo con l’implementazione di sistemi di deposito cauzionali e sulle misure fiscali, ma anche passando da bottiglie colorate od opache a bottiglie trasparenti, e dando priorità al riciclaggio da bottiglia a bottiglia per prevenire che questa plastica venga utilizzata per altre applicazioni meno “nobili”.
Sebbene la circolarità all’interno del flusso di bottiglie possa essere migliorata in futuro, soggetta a severi controlli di processo, molte altre categorie di PET mostrano ancora un sistema prevalentemente lineare o verso un sistema lineare “migliore”. Oltre al riciclaggio meccanico, esiste la possibilità che le tecnologie di depolimerizzazione chimica contribuiscano alla circolarità complessiva del PET, a condizione che raggiungano la piena maturità e ne venga valutato il pieno impatto.
Se fossero introdotte le modifiche suggerite, secondo il rapporto, sarebbe possibile raggiungere entro il 2030 un livello compreso tra il 61% e il 75% di PET riciclato dalle bottiglie. Viceversa, nelle attuali condizioni di mercato e con le attuali politiche, non si supererebbe un obiettivo del 30%.

“Questo studio mostra che oggi il PET non è molto circolare e tale rimarrà in futuro a meno che non vengano introdotti sostanziali cambiamenti politici e rimosse le barriere tecniche ed economiche – ha affermato Dorota Napierska, Responsabile delle politiche per il consumo e la produzione senza sostanze tossiche di Zero Waste Europe – Si potrebbe ipotizzare che, se il tipo di plastica più riciclabile e riciclato lotta non riesce a diventare più circolare, gli altri tipi di plastica potrebbero dover affrontare sfide ancora maggiori. Di conseguenza, il modo più efficace per aumentare la circolarità di questo materiale non è solo attraverso il riciclaggio, ma tramite il suo utilizzo su applicazioni durevoli invece di quelle usa e getta”.
