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Omicron: più della metà dei contagiati non lo sa

Gli scienziati hanno fatto luce sul motivo per cui le varianti Omicron del coronavirus che ha causato la pandemia di Covid-19 sono risultate così contagiose, dopo essere apparse per la prima volta nell’autunno 2021.

Più della metà delle persone infettate da Omicron non sa di aver preso il virus: è questo il motivo per cui le varianti Omicron di Sars-CoV-2 risultano essere così contagiose.

A svelarlo è lo Studio Awareness of SARS-CoV-2 Omicron Variant Infection Among Adults With Recent COVID-19 Seropositivity“, condotto da ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles (USA) e pubblicato il 17 agosto 2022 su “Jama Network Open”, rivista medica ad accesso aperto dell’American Medical Association, che copre tutti gli aspetti delle scienze biomediche.

Più di una persona su due, il 56% non sapeva di essere stata contagiata da Omicron – ha affermato Susan Cheng, Direttrice dell’Institute for Research on Healthy Aging nel Dipartimento di Cardiologia dello Smidt Heart Institute di Cedars-Sinai e autrice corrispondente dello studio – La consapevolezza sarà la chiave per permetterci di andare oltre questa pandemia“.

Studi precedenti hanno stimato che almeno il 25%, e forse fino all’80% delle persone infette da SARS-CoV-2 potrebbero non manifestare sintomi. Rispetto ad altre varianti SARS-CoV-2, secondo i ricercatori, Omicron è associata a sintomi generalmente meno gravi che possono includere affaticamento, tosse, mal di testa, mal di gola o naso che cola.

I risultati del nostro studio si aggiungono alla prova che le infezioni non diagnosticate possono aumentare la trasmissione del virus – ha osservato Sandy Y. Joung, ricercatrice presso Cedars-Sinai e principale autrice dello studio – Un basso livello di consapevolezza dell’infezione ha probabilmente contribuito alla rapida diffusione di Omicron“.

Nell’ambito della ricerca sugli effetti del COVID-19 e sull’impatto dei vaccini, i ricercatori avevano iniziato a raccogliere campioni di sangue dagli operatori sanitari più di due anni fa. Nell’autunno del 2021, appena prima dell’inizio dell’impennata della variante Omicron, i ricercatori sono stati in grado di ampliare l’arruolamento, includendo i pazienti, grazie all’infrastruttura di studio e al supporto per l’elaborazione dei biocampioni forniti da Sapient Bioanalytics.

Tra gli operatori sanitari e i pazienti che hanno partecipato alla ricerca, i ricercatori hanno identificato 2.479 persone che avevano fornito campioni di sangue appena prima o dopo l’inizio dell’ondata di Omicron, identificando 210 persone che probabilmente erano state infettate dalla variante Omicron sulla base dei livelli più recentemente positivi di anticorpi contro SARS-CoV-2 nel sangue.

Successivamente, i ricercatori hanno invitato i partecipanti allo studio a fornire aggiornamenti sullo stato di salute attraverso sondaggi e interviste. Solo il 44% dei partecipanti allo studio che avevano anticorpi SARS-CoV-2 recentemente positivi era consapevole di essere stato infettato dal virus. La maggioranza (56%) non era a conoscenza di alcuna recente infezione da COVID-19. Dei partecipanti allo studio che non ne erano a conoscenza, solo il 10% ha riferito di avere sintomi recenti attribuiti a un comune raffreddore o ad un altro tipo di infezione.

Secondo i ricercatori, sono necessari ulteriori studi che coinvolgano un numero maggiore di persone di diverse etnie e comunità per apprendere quali fattori specifici sono associati alla mancanza di consapevolezza dell’infezione.

Ci auguriamo che le persone leggano questi risultati e pensino: ‘Ero solo a una riunione in cui qualcuno è risultato positivo’ o ‘ho appena iniziato a sentirmi un po’ sottosopra. Forse dovrei fare un rapido test.’ – ha aggiunto Cheng – Più comprendiamo i nostri rischi, migliore sarà la protezione della salute pubblica e di noi stessi“.

Cheng e colleghi stanno anche studiando modelli e predittivi di reinfezioni e il loro potenziale per offrire un’immunità duratura alla SARS-CoV-2. 

Sebbene i vaccini esistenti contro SARS-CoV-2 continuino a fornire una buona protezione contro l’ospedalizzazione e gli esiti letali, la loro efficacia si è ridotta per effetto dell’evoluzione del virus.

Il Regno Unito ha appena autorizzato un vaccino della società Moderna appositamente studiato per contrastare la variante Omicron, oltre che la forma originale del virus. Per l’UE, Pfizer e BioNTech hanno annunciato lo scorso luglio di avere completato la procedura di richiesta di approvazione all’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) per il vaccino aggiornato adattato anche per la sotto-variante Omicron BA.1.

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