Un rapporto delle Nazioni Unite, predisposto da un gruppo di esperti indipendenti e diffuso alla vigilia dei Vertici dei Capi di Stato e di Governo sull’attuazione dell’Agenda 2030 e sull’azione climatica, invita i governi a perseguire insieme gli obiettivi climatici e quelli di sviluppo, per massimizzare l’impatto delle politiche e delle azioni.
Senza sinergie, gli obiettivi climatici e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) rimarranno fuori portata. Le prove sono chiare: affrontare i cambiamenti climatici e raggiungere gli OSS sono inestricabilmente intrecciati. I benefici collaterali superano di gran lunga i compromessi. Massimizzando queste sinergie, possiamo anche colmare il gap di investimenti per migliaia di miliardi di dollari. L’azione sinergica dovrebbe essere una componente necessaria degli impegni nazionali, della rendicontazione e del finanziamento per gli obiettivi climatici e quelli di sviluppo. Dobbiamo agire contemporaneamente sull’emergenza climatica e sullo sviluppo sostenibile adesso, altrimenti rischiamo di non raggiungerli.
È la sintesi del Rapporto “Synergy Solutions for a World in Crisis: Tackling Climate and SDG Action Together”, lanciato il 13 settembre nel corso di un evento in formato ibrido dal Dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni Unite (UNDESA) e dal Segretariato delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) e condotto da un Gruppo di 14 esperti indipendenti, provenienti da diversi contesti tematici e geografici, a cui è stato affidato il compito di sviluppare il primo rapporto globale sul clima e sulle sinergie degli obiettivi di sviluppo sostenibileche delineale misure che i Governi dovrebbero intraprendere per massimizzare l’impatto delle politiche e delle azioni per affrontare al contempo la crisi climatica e quella dello sviluppo sostenibile, creando sinergie.
Il Rapporto è progettato per fornire un’ampia panoramica dei dati e delle prove disponibili, approfondimenti di esperti in prima linea e raccomandazioni per rafforzare l’azione sinergica tra l’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, in vista del Vertice ONU (New York, 18-19) e costituisce insieme al Global Susustainable Development Report (GSDR 2023), occasione di riflessione per imprimere quella svolta richiesta dal Segretario generale delle Nazioni Unite.
“Massimizzare le sinergie tra l’azione per il clima e gli obiettivi di sviluppo sostenibile non è mai stato così importante – ha affermato Li Junhua, Sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari economici e sociali (UNDESA) – Dobbiamo portare avanti gli obiettivi di sviluppo sostenibile e mantenere vivo l’obiettivo di 1,5 °C. A tal fine, è fondamentale un approccio integrato che cerchi di rafforzare le sinergie tra queste due agende globali”.
Costruire la base di prove
I dati che emergono dal Rapporto indicano forti sinergie tra la lotta ai cambiamenti climatici e il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, per cui i progressi nell’uno possono portare a miglioramenti nell’altro. Quindi, il perseguimento dell’Agenda 2030 e quella per l’attuazione dell’Accordo di Parigi possono avanzare significativamente insieme. I co-benefici delle azioni per il clima spesso raggiungono direttamente gli obiettivi di sviluppo sostenibile, e le prove suggeriscono che nella maggior parte dei casi i co-benefici superano i compromessi.

Tra gli esempi citati, il raggiungimento dell’accesso universale all’elettricità nell’Africa sub-sahariana entro il 2030 (SDG 7) richiederebbe un investimento annuo di 27 miliardi di dollari nell’ambito delle politiche climatiche esistenti, ma senza politiche climatiche sarebbero necessari ulteriori 6 miliardi di dollari. Un rigoroso controllo dell’inquinamento atmosferico e misure di mitigazione dei gas serra aiuterebbero a portare il 40% della popolazione mondiale, attualmente esposta a livelli di particolato (PM) dannosi per la salute, al di sotto delle Linee guida sulla qualità dell’aria dell’OMS, con i maggiori miglioramenti che si verificherebbero in India, Cina e Medio Oriente.
Secondo il rapporto, i fattori che bloccano azioni più sinergiche ruotano attorno a:
– lacune di conoscenza, tra cui la mancanza di metodologie accessibili, semplificate e standardizzate, di dati di qualità e indicatori completi a diversi livelli e in tutti i settori, inadeguate capacità e comprensione delle modalità per affrontare gli impatti distributivi;
– barriere politiche e istituzionali, comprese quelle legate alla governance e al contesto istituzionale, ai cicli politici a breve termine e alla mancanza di chiarezza sulla distribuzione delle responsabilità;
– perturbazioni economiche, tra cui finanziamenti inadeguati, priorità economiche concorrenti, costi di transazione elevati o poco chiari e, in alcuni casi, compromessi.
Le raccomandazioni
Il rapporto chiede un maggiore coordinamento istituzionale e una coerenza politica tra i settori e i dipartimenti a livello nazionale, per integrare meglio lo sviluppo e l’azione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e della politica climatica. Raccomanda, inoltre, che la governance e i quadri politici sia dell’Accordo di Parigi che dell’Agenda 2030 dovranno essere modificati per allineare l’azione per il clima con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Il gruppo di esperti suggerisce che l’impegno dei paesi e i meccanismi di rendicontazione, come i contributi determinati a livello nazionale (NDC) ai sensi dell’Accordo di Parigi e le revisioni nazionali volontarie (VNR) intraprese nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, dovrebbero includere obiettivi sinergici o co-benefici. Attualmente, solo 23 dei 173 NDC fanno esplicito riferimento agli Obiettivi di sviluppo sostenibile, anche se questi hanno un impatto importante sul loro raggiungimento a livello regionale e globale, e nessuno entra nei dettagli su come la politica climatica influisca sui risultati degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Gli esempi positivi citati. In Kenya, il Dipartimento per i cambiamenti climatici ha condotto un’analisi dell’impatto sugli OSS delle misure proposte del Piano d’azione nazionale sui cambiamenti climatici per il 2018-2022. Questa analisi ha contribuito a cogliere le sinergie tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile e il clima e a identificare le opportunità per uno sviluppo a basse emissioni di carbonio nel Paese. Il Messico ha valutato in che modo gli attuali NDC del Paese influenzerebbero l’attuazione dell’Agenda 2030 a livello nazionale. Di tutti i 169 target degli OSS, si è scoperto che ben 64 hanno potenziali co-benefici per la mitigazione e l’adattamento climatico.
Il Rapporto raccomanda, inoltre, che i politici abbiano legami più forti con i ricercatori che studiano clima e sviluppo e che potrebbero valutare possibili sinergie. Affrontare il significativo divario tra prove scientifiche e azioni politiche applicate può garantire che vengano concordate e attuate le migliori politiche scientificamente verificate.
Differenze tra Paesi
Nord e Sud. Secondo il rapporto, le sinergie dipendono fortemente dalle priorità e dal contesto nazionale. Nel Sud del mondo, gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra si concentrano principalmente sulla regolamentazione dell’uso del territorio, che promuove anche diversi obiettivi di sviluppo sostenibile. Nel Nord del mondo, spesso le sinergie emergono dal percorso della regione verso una transizione verso l’energia pulita. Le interconnessioni tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile e l’azione per il clima sono più pronunciate per i paesi a reddito basso e medio-basso, afferma il rapporto, poiché per molti di questi paesi il progresso degli obiettivi di sviluppo sostenibile e il deficit di finanziamento sono molto più urgenti che ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici.
Città. Il rapporto rileva inoltre che, con circa il 56% della popolazione mondiale che vive nelle città, cifra che dovrebbe raggiungere il 70% entro il 2050, la spinta verso le città sostenibili (OSS 11) rappresenta una grande sfida e un’opportunità per portare avanti l’azione per il clima a livello urbano, soprattutto nel Sud del mondo. Esistono molti esempi di città in tutto il mondo in cui queste sinergie hanno portato vantaggi significativi in termini di trasporto sostenibile, uso sostenibile dello spazio urbano, riduzione dei gas serra, minore inquinamento atmosferico e miglioramento della salute.
Finanza. Secondo il rapporto, l’ampio divario di investimenti nell’azione per il clima e lo sviluppo e l’insufficienza dei finanziamenti per migliorare le sinergie necessarie sono radicati nel profondo fallimento dell’architettura finanziaria globale e nella frammentazione della finanza che rende difficile la coerenza delle politiche. Gli attuali sforzi per affrontare questi fallimenti a livello internazionale dovrebbero includere misure che incoraggino le banche multilaterali di sviluppo e le istituzioni finanziarie internazionali a introdurre strumenti che migliorino le sinergie sul clima e sullo sviluppo.

Come via da seguire, il rapporto propone un “quadro d’azione” per promuovere il cambiamento sistemico verso un’azione sinergica, sostenuto da 5 princìpi:
1) indivisibili, ma diversificate: promuovere l’integrazione delle politiche, la definizione delle priorità e l’innovazione in un mondo interconnesso;
2) sensibili al contesto: passare da interazioni generalizzate ad azioni sensibili al contesto;
3) giustizia: non lasciare indietro nessuno, individuando percorsi giusti e sostenibili paralleli alle sinergie;
4) solidarietà globale: lavorare insieme, individuando su scala trasversale punti ciechi, oneri e ricadute;
5) trasformativo: sfruttare il cambiamento a livello di sistema.
“Il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e la stabilizzazione del nostro clima per costruire società resilienti sono due facce della stessa impresa – ha sottolineato Simon Stiell, Segretario esecutivo dell’UNFCCC – Sono fiducioso che il lavoro del gruppo di esperti stimolerà ulteriori sforzi che possono portare a risultati vantaggiosi sia per l’azione per il clima che per l’agenda degli obiettivi di sviluppo sostenibile e portarci verso un mondo giusto, equo e sostenibile”.