Mentre Trump sta riunendo in queste ore i suoi consiglieri per assumere una decisione formale degli USA sull’Accordo di Parigi sottoscritto dalla precedente Amministrazione, i più grandi investitori globali hanno sottoscritto una Lettera inviata ai Capi di Stato e di Governo del G7 che si riunirà a Taormina (26-27 maggio 2017) per sollecitarli a tener fede agli impegni presi.
In concomitanza con l’inizio della Conferenza UNFCCC di Bonn, il Gruppo di Investitori Istituzionali sui Cambiamenti Climatici (IIGCC), un Forum collaborativo dei maggiori investitori mondiali per incoraggiare le politiche pubbliche, le pratiche di investimento, i comportamenti delle imprese ad affrontare i rischi e le opportunità connessi ai cambiamenti climatici a lungo termine, che gestisce risorse per 15.000 miliardi di dollari, ha pubblicato una Lettera indirizzata al Capi di Stato e di Governo del G7 che avrà luogo a Taormina (26-27 maggio 2017) per sollecitarli a tener fede agli impegni sottoscritti con l’Accordo di Parigi.
L’iniziativa, sottoscritta da 214 dei più grandi investitori globali, tra cui Allianz Global Investors, BBC Pension Trust, Gruppo AXA, Schroders, UBS Asset Management, che gestiscono risorse per 15.000 miliardi di dollari, è conseguente alle preoccupazioni insorte dopo che il G20 di marzo si era concluso senza che nella dichiarazione finale, rompendo una prassi consolidata, vi fosse alcun cenno al sostegno per l’azione climatica, per l’opposizione degli USA, il cui Presidente Trump, dopo aver annunciato di non essere intenzionato a ribadire gli impegni presi dall’Amministrazione Obama, sta riunendo in queste ore i suoi collaboratori per decidere quale posizione formale assumere al riguardo.
“Esortiamo tutte le nazioni a tener fede ai propri impegni dell’Accordo e a mettere in atto le misure politiche per raggiungere i propri contributi definiti a livello nazionale (NDC), con la massima urgenza – si legge nella lettera – L’implementazione di meccanismi efficaci di politica climatica e il monitoraggio periodico dei risultati è di vitale importanza per gli investitori al fine di prendere decisioni informate per i finanziamenti che possono anche supportare i Governi nel conseguire gli obiettivi nazionali previsti“.
Si chiede, inoltre, di attuare quadri normativi sulle informazioni finanziarie correlate al clima, tra cui il sostegno formale alle Linee guida di comunicazione del rischio climatico, elaborate lo scorso anno dalla task force Financial Stability Board del G20, preseduto da Michael G. Bloomberg, con cui le imprese, volontariamente, rivelano al pubblico il livello di rischio climatico a cui vanno incontro le proprie attività, e che sono già state accolte da molti Amministratori delegati di grandi aziende, tra cui Unilever, Accenture, HSBC e Schneider Electric.
“Mantenere gli impegni politici che guidano una forte crescita degli investimenti a basse emissioni è la chiave per affrontare i cambiamenti climatici – ha affermato Paul Simpson , CEO di CDP, un’organizzazione no-profit che offre ad Aziende e Paesi un sistema per misurare, rilevare, gestire e condividere a livello globale informazioni riguardanti il cambiamento climatico – Dal momento che il settore privato è in grado di fornire gli investimenti necessari per costruire un sistema energetico mondiale sicuro, conveniente e a basse emissioni, sollecitiamo il G7 di fornire segnali politici forti che diano certezza ai finanziamenti necessari per guidare miliardi di dollari in nuove opportunità di investimento nell’energia pulita. Il G7 deve muoversi rapidamente per porre in essere le norme necessarie per migliorare la disponibilità, l’affidabilità e la comparabilità delle informazioni legate al clima, e per dare segnali sul prezzo del carbonio, che guideranno l’inclusione dei rischi climatici e le opportunità nelle valutazioni finanziarie“.