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Finanza sostenibile: Commissione UE adotta un Piano d’azione

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Sulla base delle Raccomandazioni formulate dal Gruppo di esperti ad alto livello sulla finanza sostenibile, la Commissione UE ha definito una tabella di marcia che mira a collegare la finanza con le esigenze specifiche dell’economia europea e globale a vantaggio del pianeta e della nostra società. 

La Commissione UE ha adottato l’ 8 marzo 2018 una Comunicazione per esporre la sua strategia per realizzare un sistema finanziario per la crescita sostenibile (Action Plan: Financing Sustainable Growth).

A fronte di un pianeta sempre più esposto alle conseguenze imprevedibili dei cambiamenti climatici e dell’esaurimento delle risorse, s’impone un’azione urgente per adeguarsi a un modello più sostenibile. Per conseguire gli obiettivi dell’UE per il 2030, concordati alla Conferenza sul Clima di Parigi, in particolare la riduzione del 40% delle emissioni di gas a effetto serra, e quelli dell’Agenda dell’UE per lo sviluppo sostenibile, occorrono investimenti supplementari dell’ordine di 180 miliardi di euro all’anno.

La transizione verso un’economia più verde e sostenibile è benefica per la creazione di posti di lavoro, per le persone e per il pianeta – ha dichiarato il primo Vicepresidente Frans TimmermansOggi ci assicuriamo che il sistema finanziario operi in questa direzione. Le nostre proposte consentiranno agli investitori e ai singoli cittadini di effettuare una scelta chiara, di modo che il loro denaro sia utilizzato in maniera più responsabile e a beneficio della sostenibilità“.

Nel dicembre 2016 la Commissione UE aveva istituito un Gruppo di 20 esperti di alto livello (HLEG) della società civile, del settore finanziario e del mondo accademico, nonché un numero limitato di osservatori provenienti da istituzioni europee e internazionali, con il compito di elaborare una strategia europea complessiva in materia di finanza “verde” per indirizzare i capitali privati verso investimenti sostenibili, garantendo al tempo stesso la stabilità finanziaria.

Nel luglio scorso il Gruppo HLEG aveva presentato una Relazione intermedia con una prima serie di Raccomandazioni alla Commissione UE a favore della finanza sostenibile, su cui la Commissione stessa, per consentire al Gruppo di approfondire la sua analisi per la relazione finale e per acquisire utili indicazioni e suggerimenti in vista dell’adozione di un Piano di azione aveva avviato una Consultazione pubblica che era rimasta aperta fino al 28 gennaio 2018.

Sulla base anche dei risultati della Consultazione, il Gruppo HLEG ha formulato la sua Relazione finale dove venivano delineate le sfide e le opportunità che l’UE si trova ad affrontare nell’elaborare una politica di finanza sostenibile, e individuati i modi in cui il settore finanziario può entrare nuovamente in contatto con l’economia reale per sostenere la transizione verso un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse e più circolare. Il gruppo ha ritenuto che il ri-orientamento dei flussi di investimento verso progetti sostenibili a lungo termine migliorerebbe anche la stabilità del sistema finanziario.

Partendo dalle raccomandazioni avanzate dal Gruppo di esperti ad alto livello sulla finanza sostenibile, la Commissione UE ha quindi presentato il suo Piano d’azione che definisce una tabella di marcia per rafforzare il ruolo della finanza nella realizzazione di un’economia efficiente che consegua anche obiettivi ambientali e sociali.

Tra le azioni proposte:
– Creare un linguaggio comune per la finanza sostenibile, ovvero un sistema unificato di classificazione dell’UE o “tassonomia” per definire ciò che è sostenibile e identificare gli ambiti in cui gli investimenti sostenibili possono incidere maggiormente.

Creare marchi UE per i prodotti finanziari verdi sulla base di questo sistema di classificazione dell’UE, permettendo così agli investitori di individuare agevolmente gli investimenti che rispettano i criteri ambientali o di basse emissioni di carbonio.

– Chiarire l’obbligo, per i gestori di attività e gli investitori istituzionali, di tenere conto dei fattori di sostenibilità nel processo di investimento e di rendere più stringenti gli obblighi di comunicazione.

– Imporre alle imprese di assicurazione e di investimento di consigliare i clienti in base alle loro preferenze in materia di sostenibilità.

Integrare la sostenibilità nei requisiti prudenziali: le banche e le imprese di assicurazione sono una fonte importante di finanziamento esterno per l’economia europea. La Commissione esaminerà la fattibilità di una ri-calibrazione dei requisiti patrimoniali delle banche (il cosiddetto “fattore di sostegno verde”) per gli investimenti sostenibili, quando si giustifica sotto il profilo del rischio, al tempo stesso assicurando la tenuta della stabilità finanziaria.

Migliorare la trasparenza per quanto riguarda le comunicazioni societarie: si propone di rivedere le linee guida sulle informazioni non finanziarie per allinearle maggiormente alle raccomandazioni della task force del Consiglio per la stabilità finanziaria sull’informativa finanziaria collegata al clima.

Gli investimenti globali sono la chiave per lottare contro i cambiamenti climatici e sono già in atto investimenti per migliaia di miliardi in soluzioni come le energie rinnovabili e l’efficienza energetica – ha sottolineato a sua volta Miguel Arias Cañete, Commissario per l’Azione per il clima e l’Energia – L’Accordo di Parigi costituisce una formidabile opportunità di investimento: dobbiamo chiederci come sfruttarla appieno. Il piano d’azione sulla finanza sostenibile contribuirà a fare del settore finanziario europeo una delle principali mete al mondo per gli investimenti nelle tecnologie verdi”.

La Commissione UE sta organizzando una Conferenza di alto livello che si terrà a Bruxelles il 22 marzo 2018 per discutere del Piano d’azione sulla Finanza Sostenibile (qui l’Infografica).

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