Cibo e alimentazione

Farina di larve: via libera a immissione su mercato dell’UE

La Commissione UE ha autorizzato la vendita di farina di verme della farina (Tenebrio molitor),trattata con raggi UV, che sarà utilizzata, per ora, dalla francese NutriEarth che aveva presentato domanda a Bruxelles più di cinque anni fa e che potrà immetterla sul mercato UE per essere utilizzata in pane e panini, torte, prodotti a base di pasta, prodotti trasformati a base di patate, formaggi e latticini e composte di frutta e verdura destinate alla popolazione generale.

Sulla GUUE di oggi 21 gennaio 2025 è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione (UE) 2025/89 della Commissione UE che autorizza l’immissione sul mercato della polvere di larve intere di Tenebrio molitor (larva gialla della farina) trattata con raggi UV quale nuovo alimento e che modifica il Regolamento (UE) 2017/2470.

La decisione è intervenuta dopo la pubblicazione del parere scientifico favorevole espresso dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e la decisione, con 39 voti contrari, 32 favorevoli e 6 astenuti, della Commissione parlamentare europea per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) di respingere la mozione di obiezione all’immissione in commercio dell’alimento.

Il novel food (NF) è costituito dalle forme congelate ed essiccate del verme giallo intero della farina (Tenebrio molitor), trattate con raggi UV. La forma congelata è composta principalmente da acqua, proteine ​​grezze, carboidrati e grassi, mentre le forme essiccate sono costituite da proteine ​​grezze, grassi e carboidrati. “Non è svantaggioso dal punto di vista nutrizionale” ed è “sicuro nelle condizioni e nei livelli di utilizzo proposti”.

Con un contributo proteico compreso tra 13 e 48 gr/100 gr, seppure il Gruppo dell’EFSA che ha espresso il parere riconosce che il contenuto proteico reale è sovrastimato quando si utilizza il fattore di conversione azoto-proteina di 6,25 a causa della presenza di azoto non proteico dalla chitina, il novel food sarà utilizzato, per ora, dalla francese NutriEarth che aveva presentato domanda a Bruxelles più di cinque anni fa, che potrà immetterla sul mercato UE, per essere utilizzato in “pane e panini, torte, prodotti a base di pasta, prodotti trasformati a base di patate, formaggi e latticini e composte di frutta e verdura destinate alla popolazione generale”.

Senza imporli sulle tavole dei consumatori europei, per far fronte alla crescente domanda di cibo di fronte alla diminuzione delle rese agroalimentari la Commissione UE aveva precedentemente autorizzato novel food da Acheta domesticus (grillo domestico), Alphitobius diaperinus (verme della farina minore), Locusta migratoria (locusta migratrice), ed altri attendono la valutazione dell’EFSA, tra cui le larve di Hermetia illucens (mosca soldato nera) le pupe maschili di Apis mellifera (nido di fuchi di api mellifere).

Uno Studio condotto nell’ambito del Progetto LIKE-A-PRO (From niche to mainstream – alternative proteins for everybody and everywhere), finanziato dall’UE con il Programma Horizon Europe, ha evidenziato che i consumatori europei sono riluttanti ad acquistare prodotti alimentari proteici alternativi (APF) a base di insetti. Solo il 18-22% dei consumatori nel Regno Unito e in Spagna dichiarano la propria disponibilità ad acquistare tali prodotti. I consumatori in Svezia e Finlandia dichiarano convinzioni più positive sul cibo a base di insetti rispetto ai consumatori in Germania e nella Repubblica Ceca, mentre gli italiani sono molto meno propensi a scegliere tali prodotti rispetto ai consumatori nell’Europa settentrionale o occidentale (ad esempio, Danimarca, Belgio).

In copertina: Larva gialla della farina (Tenebrio molitor). Fonte: Flickr/AJC1CC BY-SA 2.0

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