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Emissioni gas serra in Italia: -8,9% nell’anno del lockdown

L’ISPRA ha presentato nel corso di un webinar i dati e le informazioni sulle emissioni nel nostro Paese al fine valutare le politiche messe in atto a livello nazionale per fronteggiare i cambiamenti climatici e il rispetto degli impegni di riduzione delle emissioni previsti dagli accordi internazionali. Nel corso dell’evento è stato presentato anche il Rapporto sui principali indicatori di decarbonizzazione e di efficienza energetica per il consumo energetico totale e nel settore elettrico in Italia.

Nel corso del webinar Le emissioni in atmosfera e caratterizzazione del sistema energetico nazionale”, l’ISPRA ha presentato il 14 aprile 2022 il Rapporto 2022 Inventario Nazionale delle Emissioni di gas serra”, che disegna il quadro globale e di dettaglio della situazione italiana sull’andamento dei gas serra e degli altri inquinanti dal 1990 al 2020.

Il 2020 è un anno importante di verifica, per l’Italia e l’UE, chiudendo il secondo Periodo di Kyoto, secondo l’Accordo raggiunto tra le Parti a Doha nel 2012 per il suo proseguimento degli impegni di riduzione dei Paesi industrializzati per il periodo 2013-2020. Il rapporto descrive la contabilizzazione e la verifica degli impegni del secondo periodo d’impegno del Protocollo di Kyoto, che gli Stati Membri dell’Unione Europea hanno deciso di voler rispettare congiuntamente.

Il Pacchetto clima-energia 2020, l’insieme di provvedimenti legislativi finalizzati a dare attuazione agli impegni assunti dall’Unione Europea, prevedeva il raggiungimento entro il 2020, dei seguenti obiettivi:
– riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra del 20% rispetto ai livelli del 1990;
–  riduzione dei consumi energetici del 20% rispetto allo scenario di riferimento in assenza di cambiamenti;
–  produzione di energia da fonti rinnovabili pari al 20% dei consumi energetici dell’Unione europea;
–  uso dei biocombustibili per il 10% della quantità di combustibile utilizzato nel settore dei trasporti.

L’ Inventario illustra ii principali indicatori di decarbonizzazione, con informazioni sulla riduzione delle emissioni atmosferiche di gas climalteranti per unità di energia utilizzata o per unità di ricchezza prodotta, e gli indicatori di efficienza, fondamentali per comprendere quanto efficientemente viene utilizzata l’energia per produrre beni e servizi o per generare ricchezza economica.

Ne emerge che nel 2020 le emissioni di gas serra sono diminuite del 27% rispetto al 1990, passando da 520 a 381 milioni di tonnellate di CO2, e dell’8,9% rispetto al 2019, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico), all’incremento dell’efficienza energetica nei settori industriali e alla riduzione dell’uso del carbone, e soprattutto per la pandemia da COVID-19 che ha comportato un periodo di blocco delle attività.

Responsabili di circa la metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti sono i settori della produzione di energia e dei trasporti, diminuiti questi ultimi complessivamente del 16,4% rispetto al 1990, con una notevole diminuzione nel periodo 2019-2020 delle percorrenze complessive (veicoli-km) e una brusca riduzione delle emissioni, (-19.4%), per effetto dei lockdown.

Sempre rispetto al 1990, sono diminuite le emissioni provenienti dal settore delle industrie energetiche del 41% nel 2020, a fronte di un aumento della produzione di energia termoelettrica (da 178,6 Terawattora – TWh – a 181,3 TWh) e dei consumi di energia elettrica (da 218,7 TWh a 283,8 TWh). 

Nel 2020 la quota di energia rinnovabile è stata pari al 20.4% rispetto al consumo finale lordo, un valore superiore all’obiettivo del 17%, più che triplicata rispetto al 2004 quando rappresentava il 6.3% del consumo finale lordo di energia.

Sulla base dei dati disponibili per il 2021, tuttavia, è atteso un incremento del 6,8% delle emissioni di gas serra a livello nazionale rispetto al 2020, a fronte di un aumento previsto del PIL pari al 6,5%, in particolare per l’aumento delle emissioni nell’industria (9.1%) e trasporti (15.7%). Anche per la produzione di energia, nonostante la riduzione nell’uso del carbone (-35.2%), si stima un aumento del 2.2% a causa degli incrementi per tutti gli altri vettori energetici.

L’incremento nei livelli di gas serra stimato per il 2021 rispetto al 2020, seppure conseguenza della ripresa della mobilità e delle attività economiche, non altera il trend di riduzione delle emissioni e di miglioramento dell’efficienza energetica registrato negli ultimi anni.

Insieme all’Inventario delle emissioni di gas serra, sono stati presentati:
– il Rapporto 2022Indicatori di efficienza e decarbonizzazione del sistema energetico nazionale e del settore elettrico” che dettaglia sul consumo di energia nei vari settori produttivi e nel sistema elettrico, e che evidenza un incremento dell’efficienza energetica ed economica e una progressiva decarbonizzazione dell’economia nazionale;
– il National Inventory Report 2022 che descrive la Comunicazione ufficiale italiana dell’Inventario delle emissioni demi gas serra, secondo quanto previsto dalla Convenzione quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC);
-l’Informative Inventory Report 2022 che descrive la Comunicazione ufficiale italiana dell’Inventario delle emissioni delle sostanze transfrontaliere, in accordo a quanto previsto dalla Convenzione sull’inquinamento transfrontaliero (CLTRAP/UNECE) e dai relativi protocolli di riduzione di tali sostanze.

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