Dal Rapporto Sociale 2017 presentato da Ecolight si conferma che il Consorzio è il punto di riferimento nazionale per i piccoli rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Predisposta una nuova realtà operativa per rispondere più puntualmente alle esigenze delle imprese a seguito dell’entrata in vigore il 15 agosto del cosiddetto “Open Scope”.
Ecolight, il Consorzio nazionale che raccoglie oltre 1.700 aziende e assicura la gestione e lo smaltimento dei Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e delle pile e degli accumulatori esausti e dei moduli fotovoltaici a fine vita, ha gestito quasi 24.500 tonnellate di RAEE nel corso del 2017, il 6% in più rispetto all’anno precedente, con un tasso di recupero medio di oltre il 96% in peso.
Sono questi i principali numeri che emergono dal Rapporto Sociale 2017, presentato a Milano il 19 giugno 2018, che danno concretezza ai principi dell’economia circolare.
“Proprio all’economia circolare abbiamo voluto dedicare il nostro annuale Rapporto Sociale – ha dichiarato il Presidente di Ecolight, Walter Camarda – Attraverso il documento che raccoglie in sintesi tutta l’attività svolta dal Consorzio l’anno scorso, abbiamo voluto evidenziare il contributo che Ecolight ha dato, e ciascuno può dare, affinché i principi di riduzione dei rifiuti e di aumento delle quote di recupero possano effettivamente contribuire a creare una nuova società, più rispettosa dell’ambiente e rivolta al futuro”.
Delle 24.500 tonnellate di RAEE gestite:
– più di 16mila (due su tre) sono piccoli elettrodomestici, tablet, smartphone ed elettronica di consumo non più funzionanti;
– quasi 800 sono le tonnellate di R5, ovvero lampadine a risparmio energetico e neon a fine vita.
Ecolight si conferma così il punto di riferimento nazionale per i piccoli RAEE.
“L’impegno del Consorzio non è si è concretizzato solamente nella fase di raccolta, ma ha riguardato anche la parte di trattamento dei rifiuti elettronici – ha osservato il Direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio– Attraverso una rete di impianti selezionati, abbiamo raggiunto una quota di riciclo dei RAEE pari al oltre il 96% in relazione al loro peso, con oltre 11 mila tonnellate di metalli e più di 6mila tonnellate di materie plastiche».
Complessivamente sono oltre 27.000 le tonnellate di rifiuti gestiti, accogliendo tutte le tipologie di rifiuti elettronici (dai frigoriferi ai televisori, dalle lavatrici fino ai cellulari e alle sorgenti luminose) oltre alle pile portatili esauste.
L’azione si è divisa in 3 ambiti.
Innanzitutto, all’interno del sistema del Centro di Coordinamento RAEE, il Consorzio, fornendo il servizio ai 3.478 punti di prelievo affidati, ha raccolto oltre 24.400 tonnellate di RAEE in 22.265 missioni (+7% rispetto al 2016) nelle isole ecologiche di tutta Italia.
Inoltre, in risposta a quanto previsto dal cosiddetto decreto “Uno contro Uno“, Ecolight ha erogato un servizio specifico dedicato alla Distribuzione, servendo direttamente 2.830 punti vendita e raccogliendo oltre 660 tonnellate di RAEE.
Quindi, è stata dedicata grande attenzione alle aziende, potenziando il servizio professionale per la gestione dei rifiuti delle imprese. Il servizio, che garantisce una gestione rispettosa delle norme e dell’ambiente e una completa tracciabilità’ documentale, ha visto Ecolight gestire oltre 1.600 tonnellate di rifiuti effettuando 3.000 missioni.
“La bontà dell’azione svolta è data qualitativamente dal grado di efficienza che ha raggiunto il 99,45% nella gestione dei RAEE domestici – ha aggiunto Dezio – Ma anche dall’impegno nell’individuare nuovi strumenti per potenziare la raccolta dei rifiuti elettronici. Il consorzio ha incentivato la raccolta di prossimità di RAEE di piccole dimensioni attraverso i canali della Distribuzione con le postazioni automatizzate delle EcoIsole RAEE nelle regioni del nord e del centro Italia e dotando oltre 200 negozi degli EcoBox RAEE“.
Le sfide future riguardano soprattutto le aziende, sottolinea Ecolight che in previsione dell’entrata in vigore dell’Open Scope ha costituito una nuova realtà operativa per rispondere più puntualmente alle esigenze delle imprese e per orientarle nella gestione dei rifiuti professionali.
Ricordiamo che dal 15 agosto 2018, come indicato in un precedente articolo entrerà in vigore la modifica introdotta nell’Allegato III del D.Lgs. n. 49/2014 della Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche, in base alla quale anche altre categorie di apparecchiature elettriche ed elettroniche che rimanevano fuori dal campo di applicazione del Decreto (per es: carte di credito con chip; biciclette elettriche o con pedalata assistita; stufe a pellet; prese elettriche multiple e tutte le tipologie di prolunghe; montascale per diversamente abili; apparecchiature di automazione per cancelli, tende e chiusure elettriche) dovranno trovare un loro inserimento, con conseguente aumento dei numero dei RAEE da gestire.
Al riguardo, il Comitato di vigilanza e controllo sulla Gestione dei RAEE e il Ministero dell’Ambiente (MATTM) hanno diffuso una pubblicazione con l’obiettivo di fare chiarezza sugli adempimenti che produttori e importatori di AEE devono assolvere per la corretta collocazione di prodotti che potrebbero rientrare nel campo di applicazione della normativa sui RAEE.