Per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo, la Commissione UE ha adottato una proposta di Direttiva sul diritto alla riparazione, sia nell’ambito della garanzia legale che al di là di tale garanzia, che mirano a ridurre i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, impedendo che i prodotti riparabili vengano eliminati prematuramente.
La Commissione UE ha adottato il 22 marzo 2023 una proposta di Direttiva relativa a norme comuni che promuovano la riparazione dei beni, che permetterà risparmi per i consumatori e sosterrà gli obiettivi del Green Deal europeo riducendo, tra l’altro, i rifiuti.
Da un Sondaggio effettuato da Eurobarometro in maggio-giugno 2022 e pubblicato lo scorso ottobre, è emerso che il 77 % degli europei si sente responsabile di agire per limitare i cambiamenti climatici. I prodotti scartati sono spesso beni funzionali che potrebbero essere riparati ma che vengono buttati via prematuramente, generando ogni anno nell’UE 35 milioni di tonnellate di rifiuti, 30 milioni di tonnellate di risorse e 261 milioni di tonnellate di emissioni di gas a effetto serra. Inoltre la perdita per i consumatori dalla scelta della sostituzione anziché della riparazione è stimata a quasi 12 miliardi di euro all’anno.
Negli ultimi decenni la sostituzione è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione in caso di difetti insorti nei prodotti e i consumatori non sono stati sufficientemente incentivati a riparare i beni dopo la scadenza della garanzia legale. Con la proposta di Direttiva diventerà più facile e più economico per i consumatori riparare anziché sostituire i beni. Inoltre una maggiore domanda stimolerà il settore della riparazione, incentivando nel contempo i produttori e i venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili.
La proposta garantirà, inoltre, che un numero maggiore di prodotti sia riparato nell’ambito della garanzia legale e che i consumatori dispongano di opzioni più facili e meno costose per riparare prodotti tecnicamente riparabili (ad esempio aspirapolveri o, presto, tablet e smartphone) quando la garanzia legale è scaduta o quando il bene non è più funzionante a causa dell’usura.
“La riparazione è la chiave per porre fine al modello del ‘prendere, fare, rompere e buttare via’ che è così dannoso per il nostro pianeta, la nostra salute e la nostra economia – ha dichiarato Frans Timmermans, Vice presidente esecutivo per il Green Deal europeo – Non c’è motivo per cui un cavo difettoso o un ventilatore rotto debbano costringerei ad acquistare un prodotto completamente nuovo. L’anno scorso abbiamo proposto regole per garantire che i prodotti siano progettati per essere riparabili, ora proponiamo di rendere effettiva la riparazione dei beni opzione facile e attraente per i consumatori”.
Nuove misure per promuovere e facilitare la riparazione e il riutilizzo
La proposta introduce un nuovo “diritto alla riparazione” per i consumatori, sia nell’ambito della garanzia legale sia al di là di tale garanzia.
Nell’ambito della garanzia legale i venditori saranno tenuti a offrire la riparazione, tranne quando è più costosa della sostituzione.
Al di là della garanzia legale i consumatori disporranno di una nuova serie di diritti e strumenti che renderanno la riparazione un’opzione facile e accessibile:
– Diritto dei consumatori di chiedere ai produttori la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili ai sensi del diritto dell’UE, ad esempio lavatrici o televisori. Questo diritto garantirà che i consumatori possano sempre rivolgersi a qualcuno quando scelgono di riparare i prodotti e incoraggerà i produttori a sviluppare modelli di business più sostenibili.
– Obbligo dei produttori di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione.
– Piattaforma online per la riparazione che consentirà di mettere in contatto i consumatori con i riparatori e i venditori di beni soggetti a ricondizionamento presenti nella loro zona. Questa piattaforma permetterà di effettuare ricerche per luogo e norme di qualità, aiutando i consumatori a trovare offerte interessanti e aumentando la visibilità dei riparatori.
– Modulo europeo di informazioni sulla riparazione, che i consumatori potranno richiedere a qualsiasi riparatore e che garantirà la trasparenza delle condizioni di riparazione e del prezzo e renderà più facile per i consumatori confrontare le offerte di riparazione.
– Norma di qualità europea per i servizi di riparazione sarà elaborata per aiutare i consumatori a individuare i riparatori che si impegnano a offrire una qualità superiore. Questa norma per una “riparazione facile” sarà aperta a tutti i riparatori in tutta l’UE che intendono impegnarsi a favore di norme minime di qualità, basate ad esempio sulla durata o sulla disponibilità dei prodotti.
L’iniziativa integra altri strumenti che perseguono l’obiettivo del Green Deal europeo di un consumo sostenibile attraverso la riparazione. Dal lato dell’offerta, il Regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili promuove la riparabilità dei prodotti nella fase di produzione. Dal lato della domanda, la proposta di Direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mette i consumatori nella condizione di decidere cosa acquistare con cognizione di causa. Entrambe le proposte sono contenute nel Pacchetto sui prodotti ecosostenibili adottato lo scorso anno dalla Commissione UE.
Le tre iniziative coprono l’intero ciclo di vita di un prodotto, integrandosi e rafforzandosi a vicenda. Inoltre, I’Iniziativa per la verifica delle autodichiarazioni ambientali, contestualmente adottata, renderà più facile per i consumatori sostenere la transizione verde attraverso le loro scelte di acquisto e impedirà alle imprese di presentare dichiarazioni fuorvianti sui meriti ambientali dei loro prodotti e servizi. La presente iniziativa integra inoltre la proposta di Direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione, che definisce il quadro orizzontale contro il greenwashing.
“Questa proposta completa una serie di misure che, nel loro insieme, renderanno il ‘diritto alla riparazione’ una realtà – ha osservato Didier Reynders, Commissario UE per la Giustizia – Il primo passo è stato quello di fare in modo che i beni siano riparabili, il secondo di fornire ai consumatori informazioni sui prodotti sostenibili disponibili sul mercato. Grazie a queste nuove misure, i consumatori avranno gli strumenti necessari per scegliere la riparazione e apportare un contributo positivo all’economia circolare. Ciò invierà anche un messaggio importante alle imprese sul fatto che modelli di business sostenibili e investimenti nelle riparazioni pagano”.