Circular economy Sostenibilità

CONOU: un percorso di eccellenza senza fine per rigenerare oli usati


Il Rapporto di Sostenibilità 2019 del Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Usati (CONOU) conferma ancora una volta il livello di eccellenza raggiunto in Europa da una delle prime realtà che ha fatto proprio il concetto di responsabilità estesa del produttore (EPR) sin dalla sua costituzione in modo completo.

Nel corso di un evento in streaming, è stato presentato il 27 novembre 2020 Il Rapporto di Sostenibilità 2019 del CONOU (Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati), redatto da Deloitte, una tra le più grandi realtà nei servizi di consulenza alle imprese, secondo lo standard Internazionale GRI (Global Reporting Initiative) che per la rendicontazione delle performance di sostenibilità si focalizza sugli aspetti che riflettono gli  impatti economici, ambientali e sociali significativi (matrice di Materialità).

Nel 2019 sono state raccolte 191,3 mila le tonnellate di olio minerale usato (+2,5% rispetto al 2018), tutte avviate a rigenerazione. Un’attività che ha consentito di centrare come per l’anno precedente il target del 100% di circolarità e di ottenere reimmettendole al consumo 128 mila tonnellate di olio rigenerato di qualità equivalente a quello di prima raffinazione.

I risultati confermano ancora una volta il livello di eccellenza raggiunto in Europa dal Consorzio, fra le prime realtà ad aver fatto proprio il concetto di responsabilità estesa del produttore sin dalla sua costituzione in modo completo. Oggi il CONOU, al di là delle performance, si pone quindi come modello avanzato e consolidato di applicazione del sistema di Responsabilità estesa del produttore ( Extended producer responsibility).

Il Rapporto di Sostenibilità 2019 ha visto il rinnovamento complessivo delle valutazioni degli impatti ambientali evitati connessi al sistema CONOU grazie all’aggiornamento della metodologia di analisi di Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment) e all’inclusione dell’analisi di ulteriori parametri connessi all’attività svolta dalla Filiera.

Nel 2019 grazie all’attività del Consorzioè stata evitata l’immissione in atmosfera di:- 73mila tonnellate di CO2 eq. responsabili dell’effetto serra, paragonabili alle emissioni di circa 1.130 mezzi pesanti euro 5 con una percorrenza annua media di 110.000 Km;
1.121 tonnellate di SO2 eq. correlate alla produzione di “piogge acide”;
– 109 kg eq. di CFC che causano la riduzione dello Strato di Ozono Troposferico, paragonabili a circa 6.800 viaggi intercontinentali in aereo;
81 tonnellate di fosfato eq. relative all’Eutrofizzazione Potenziale, ossia l’accumulo di nutrienti chimici in un ecosistema, che porta a una produttività anomala;
 – 58 mila tonnellate di diclorobenzene eq., responsabile di ecotossicità per l’uomo e l’ambiente, specialmente per gli organismi acquatici.

L’impegno del Consorzio a tutela dell’integrità degli ecosistemi ha inoltre consentito di evitare la perdita del contenuto di materia organica del suolo per 1,5 milioni di tonnellate eq. di carbonio (C Deficit), corrispondenti alla salvaguardia di 107,5 ettari di terreno, nonché il risparmio di 42 milioni di metri cubi di risorse idriche, l’equivalente del consumo medio di 210.000 famiglie di quattro componenti.

L’attività di recupero del Consorzio in Italia ha garantito un risparmio di circa 83 milioni di euro sulla bilancia commerciale del Paese per importazioni di greggio evitate. Sotto il profilo economico, il valore generato dal CONOU è stato pari a 62,7 milioni di euro, con 1.266 persone impiegate a vario titolo nelle 65 aziende consorziate di raccolta e le 2 imprese che gestiscono i 3 impianti di rigenerazione dislocati al Nord (Lombardia), al Centro (Lazio) e al Sud (Campania), per una capacità installata complessiva di 249.000 tonnellate.

“Progredire verso un rapporto di Sostenibilità aggiornato agli standard più avanzati è oggi una necessità che si sta affermando in modo crescente tra le organizzazioni – ha affermato il Vicepresidente del CONOU, Riccardo PiuntiIl Consorzio ha intrapreso questa strada nella convinzione che mettere a disposizione degli stakeholder e del pubblico un rapporto evoluto sulla propria attività sia una scelta in grado di valorizzare l’operato stesso del Consorzio nell’ottica della massima trasparenza. La stessa preparazione del rapporto, realizzata in tempo di pandemia in collaborazione stretta con le aziende di Raccolta e Rigenerazione, si è segnalata come un passaggio fondamentale di riflessione e condivisione con la Filiera tutta“.

Il tema della qualità dell’olio usato si è rivelato centrale nel corso del 2019, considerati i potenziali rischi di miscelazioni improprie dell’olio minerale usato con altre tipologie di rifiuto che possono inficiare la resa o la fattibilità stessa del processo di rigenerazione. Nel 2019 il controllo della qualità dei flussi, necessario alla classificazione degli oli prima degli opportuni trattamenti, è stato effettuato attraverso 8.256 set di analisi chimiche (con un incremento del 4,2% rispetto al 2018), circa uno ogni 23 tonnellate di olio raccolto. Del totale delle analisi, l’83% sono controlli effettuati sui carichi di oli usati in conferimento presso i depositi consortili, il 6% sugli oli accumulati nei serbatoi di stoccaggio e l’11% sono analisi di completamento sui carichi in conferimento.

Per questo il Consorzio ha realizzato, ha avviato l’iniziativa CircOILeconomy (fusione tra i termini Economia Circolare e Olio Lubrificante, per rimarcare l’importanza di un modello impostato sul riutilizzo degli scarti finalizzato a favorire una crescita economica e sociale), un tour per l’Italia di comunicazione, formazione e informazione rivolta alle imprese che producono e detengono l’olio usato allo scopo di sensibilizzare le realtà produttive e industriali sulla corretta metodologia nelle fasi iniziali di stoccaggio e gestione dell’olio lubrificante usato prodotto.

L’iniziativa è nata grazie a una collaborazione con Confindustria, che ha messo a disposizione le proprie sedi provinciali, sancita da uno specifico Protocollo siglato nel mese di gennaio e proseguita anche con il supporto di Utilitalia, l’Associazione delle imprese di gestione dell’acqua, ambiente, energia elettrica e gas, tramite un analogo Protocollo siglato in occasione di Ecomondo 2019.

Il 2019 ha visto il Consorzio ribadire i risultati d’eccellenza già acquisiti nei mesi precedenti – ha concluso Paolo Tomasi, Presidente del CONOU – Obiettivo centrato grazie alle qualità delle aziende che compongono la filiera del CONOU, realtà coesa, guidata da spirito d’innovazione e adattamento ai contesti in rapida evoluzione. Una capacità che rappresenta l’anima di un Consorzio che persegue con decisione e continuità i valori della salvaguardia dell’ambiente. Il contesto attuale, che ci vede ancora impegnati nella lotta al Covid-19, richiama l’urgenza di adottare un piano di rinascita green. I criteri della responsabilità ambientale della sostenibilità sociale e della circolarità economica appaiono oggi come una scelta inevitabile per garantire uno sviluppo armonico e prospero”.

Il Consorzio è consapevole della necessità di rilanciare l’azione di comunicazione con cittadini e consumatori, e in particolare con i giovani (nelle scuole e nelle Università), far di nuovo presente come sia necessaria la collaborazione di tutti per il successo dei Circoli virtuosi di economia circolare come il CONOU.

Rientra in questo ambito, il lancio a maggio di Green League,  una app  scaricabile gratuitamente dalle piattaforme Google Play e Apple Store, che offre tre social game di ispirazione arcade (Oil Buster Reloaded; Snuck; Garble). Prima di iniziare ogni partita, l’app fornisce alcune pillole formative sui temi quali il risparmio energetico, la gestione differenziata dei rifiuti, l’economia circolare e le attività del Consorzio.

Ora (17 novembre 2020) il primo social game di educazione ambientale è poi approdato sul celebre social Twitch per la seconda rinnovata #GreenLeagueHeroChallenge, che sta coinvolgendo migliaia di ragazzi, chiamati sui loro canali dai talent Kafkanya e Terenas e dall’influencer, nonchè ingegnere ambientale, Teresa Agovino, a sfidarsi in uno streaming live con i giochi di Green League.

L’iniziativa, ideata e coordinata da eprcomunicazione, Agenzia specializzata in comunicazione ambientale che cura la strategia integrata del Consorzio, ha ricevuto per la sua attivazione il contributo di E-LISE, realtà innovativa specializzata in Electronic live & series nata dalla joint venture tra 247Production e Arkadia.

Sin dalle origini del Consorzio abbiamo messo in campo iniziative e progetti di comunicazione e sensibilizzazione rivolti al grande pubblico, in particolare ai ragazzi delle scuole e ai giovani che un domani saranno cittadini adulti – ha commentato il Presidente del CONOU – Oggi in maniera sempre più decisa i buoni comportamenti in tema di ambiente fanno parte delle prassi di molti teenager e come CONOU, siamo chiamati a fare in modo che questo già ampio target sia in continua crescita. Il ricorso alle forme di interazione così efficaci e dirette rese possibili dai canali social in costante fermento è quindi una scelta che intendiamo percorrere appieno perché rappresenta il miglior modo per dare applicazione al nostro mandato di coinvolgimento e informazione della cittadinanza e puntualmente delle giovani generazioni”.

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