Green economy Sostenibilità

Bioeconomia UE: il sistema di monitoraggio messo a punto dal JRC

La Commissione UE considera la bioeconomia come un trampolino di lancio fondamentale per cambiare il paradigma di sviluppo economico e innescare quel cambiamento trasformativo per assicurarsi un futuro sostenibile. Per garantire che la bioeconomia UE sia sostenibile, per valutarne i progressi e comprendere i rischi connessi a scelte politiche, il JRC ha messo a punto un sistema di monitoraggio.

Sulla rivista New Biotechnology è stato pubblicato il 25 novembre 2020 lo StudioDevelopment of a bioeconomy monitoring framework for the European Union: An integrative and collaborative approach”, compiuta da ricercatori del Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione UE per sviluppare un sistema di monitoraggio per garantire che la bioeconomia europea contribuisca efficacemente agli obiettivi della Strategia UE aggiornata “Una bioeconomia sostenibile per l’Europa: rafforzare il collegamento tra economia, società e ambiente”,  del Green Deal europeo e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Il Centro Comune di Ricerca aveva annunciato di aver sviluppato il Sistema di monitoraggio in occasione del Global Bioeconomy Summit 2020 (16-20 novembre),la Conferenza biennale svoltosi in modalità online da Berlino, diventato l’incontro internazionale più importante  per esaminare e discutere a livello globale le opportunità e le sfide emergenti della bioeconomia, organizzato dall’International Advisory Council on Global Bioeconomy (IACGB) di cui fa parte Fabio Fava, Professore ordinario di Biotecnologie industriali ed ambientali presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Presidente del Comitato scientifico di ECOMONDO.

La Commissione UE considera la bioeconomia come un trampolino di lancio fondamentale per cambiare il paradigma di sviluppo economico e innescare quel cambiamento trasformativo per assicurarsi un futuro sostenibile.

La bioeconomia concerne tutti i settori e i sistemi basati su risorse biologiche (specie animali e vegetali, microrganismi e la biomassa che ne deriva, ivi compresi i rifiuti organici), nonché sulle loro funzioni e principi – afferma la Commissione UE – Comprende e mette in relazione: gli ecosistemi terrestri e marini e i servizi che producono; tutti i settori della produzione primaria che utilizzano e producono risorse biologiche (agricoltura, silvicoltura, pesca e acquacoltura); e tutti i settori economici e industriali che utilizzano risorse e processi biologici per la produzione di alimenti, mangimi, prodotti a base biologica, energia e servizi . Sostenibilità e circolarità devono essere al centro della bioeconomia europea, se si vuole che questa abbia successo. Tali obiettivi promuoveranno il rinnovamento delle nostre industrie, l’ammodernamento dei sistemi di produzione primari, la protezione dell’ambiente e contribuirà a potenziare la biodiversità”.

Per garantire che la bioeconomia europea sia veramente sostenibile e circolare, i ricercatori del JRC hanno elaborato un sistema di monitoraggio dei progressi verso la bioeconomia, per comprendere i potenziali rischi e le insidie ​​legati alle scelte politiche e fornire una base per le decisioni politiche future.

Le 3 dimensioni dellasostenibilità (economica, sociale e ambientale) costituiscono la struttura di un quadro concettuale che serve come base per identificare i bisogni di dati per il sistema di monitoraggio. 

Lo Studio del JRC presenta i passaggi metodologici intrapresi per:
definire un quadro di monitoraggio sufficientemente flessibile da informare una vasta gamma di parti interessate per scopi diversi
interagire con organizzazioni nazionali e internazionali per garantire la coerenza tra i diversi schemi di monitoraggio
attuare il quadro di monitoraggio dell’UE in un sistema operativo.

Fornendo indicatori ai diversi livelli di aggregazione, il sistema di monitoraggio fornirà ai responsabili politici un quadro olistico offrendo al contempo i dati per eseguire analisi approfondite. Il quadro consentirà inoltre di guardare agli impatti della bioeconomia da diverse prospettive come la sostenibilità, il tipo di ecosistemi e la catena del valore, seguendo le molteplici dimensioni del quadro concettuale. Infine, il quadro di monitoraggio è flessibile e può evolversi per soddisfare le esigenze future senza ostacolare la capacità di analizzare i cambiamenti storici.

Il sistema di monitoraggio della bioeconomia dell’UE è disponibile sulla piattaforma web del Centro di conoscenza della Commissione UE per la bioeconomia.

Bioeconomia, occupazione e valore aggiunto: dati 2017 (Fonte: Centro di Conoscenza della Commissione UE per la bioeconomia)

Un Rapporto del McKinsey Global Institute, rilasciato lo scorso maggio, mostra che oltre la metà del potenziale impatto economico diretto delle biotecnologie è al di fuori dell’assistenza sanitaria, in particolare in agricoltura e alimentimateriali ed energia e prodotti di consumo e servizi, e la disruption della Bio-rivoluzione sarà vasta e in grado di influenzare un’ampia gamma di settori.

L’Italia ha aggiornato la sua Strategia nel maggio 2019, redatta dal tavolo di coordinamento nazionale avviato nell’ambito del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita.

Nell’ultimo RapportoLa bioeconomia in Europa”, realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Assobiotec e il Cluster SPRING, indica che l’output della bioeconomia in Italia è di 345 miliardi di euro, collocando il nostro Paese al 3° posto in Europa, dopo Germania (414 miliardi) e Francia (359 miliardi). 

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