Un Rapporto di IRENA mette in evidenza che le imprese di tutto il mondo hanno auto-prodotto o acquistato energia da rinnovabili per un quantitativo pari alla domanda energetica della Francia, spinte da aspetti ambientali, di reputazione sociale e di convenienza economica, ma meno di una su cinque ha fissato un obiettivo di approvvigionamento da rinnovabili.
Secondo l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), nel 2017 oltre 2.400 imprese di 75 Paesi hanno attivamente acquistato 465 terawattora (TWh) di energia rinnovabile, quantità vicina alla domanda complessiva di elettricità della Francia.
Il dato emerge dal Rapporto “Corporate Sourcing of Renewables: Market and Industry Trends”, pubblicato in collaborazione con Carbon Disclosure Project (CDP), un’organizzazione no profit britannica che detiene il più grande database in merito a rischi connessi ai cambiamenti climatici, alla gestione delle acque, delle risorse naturali, e presentato a Copenhagen il 23 maggio 2018 in occasione della 9a riunione ministeriale dell’energia pulita (CEM9), iniziativa che riunisce 24 Paesi e l’UE, volta a promuovere le politiche e i programmi per la diffusione delle energie rinnovabili, condividere i risultati conseguiti e le migliori pratiche e incoraggiare la transizione verso un’economia globale low carbon.
Si tratta della prima valutazione globale delle tendenze e delle politiche in materia di approvvigionamento da rinnovabili da parte delle imprese, che possono assolvere ad un ruolo chiave nella trasformazione energetica sostenibile, in linea con gli obiettivi stabiliti nell’Accordo di Parigi.
IRENA calcola che, per ottenere una trasformazione energetica globale in grado di raggiungere gli obiettivi dell’Accordo, la quota complessiva delle energie rinnovabili nel consumo totale di energia elettrica dovrebbe raggiungere almeno l’85% entro il 2050. Secondo la traiettoria attuale, la domanda globale di energia da rinnovabili al 2050 corrisponde solo al 20% della domanda di elettricità rinnovabile richiesta nei settori commerciale e industriale. Tuttavia, con il continuo calo dei costi delle fonti rinnovabili, il Rapporto suggerisce che la domanda delle imprese dovrebbe aumentare, stante la necessità di ridurre la loro bolletta elettrica, di proteggersi da future impennate dei prezzi, e di affrontare i problemi della sostenibilità.
Secondo IRENA, gli aspetti ambientali e di sostenibilità, la responsabilità sociale e la reputazione aziendale, e gli obiettivi economici e finanziari sono i 3 fattori principali che spingono ad uno approvvigionamento da rinnovabili.
“L’approvvigionamento da rinnovabili è diventato uno dei principali pilastri della strategia aziendale negli ultimi anni – ha dichiarato il Direttore generale di IRENA, Adnan Z. Amin – Mentre le preoccupazioni ambientali hanno avviato questo trend in crescita, il rafforzamento del piano economico e la stabilità dei prezzi offerti dalle rinnovabili offrono alle imprese un vantaggio competitivo e supportano la crescita sostenibile“.
In un precedente Rapporto, IRENA ha previsto che le energie rinnovabili saranno più competitive rispetto ai costi di produzione di elettricità da combustibili fossili al 2020.
Delle società prese in esame nello Studio, oltre 200 utilizzano energia rinnovabile per almeno la metà del proprio fabbisogno, e la maggiore quantità maggiore deriva da auto generazione in loco (165 TWh), rispetto ai 130 TWh da EAC (certificati di attribuzione energetica), ai 114 TWh da PPA (contratti a lungo termine tra produttori e utilizzatori di energia) e dai 34 TWh dei Programmi di Acquisti Verdi.
“Le aziende sono responsabili di circa i due terzi della domanda globale di elettricità finale, rendendole centrali e attori chiave nella trasformazione dell’energia – ha proseguito Amin – Poiché i Governi di tutto il mondo riconoscono questa ampia potenzialità, lo sviluppo di politiche che promuovano e incoraggino lo approvvigionamento energetico da rinnovabili delle imprese inietterà nelle energie rinnovabili ulteriori necessari investimenti“.
Il Rapporto rileva che la tendenza all’auto approvvigionamento da rinnovabili è diffusa e dinamica, con le aziende che concorrono a tale pratica provenienti da vari settori. In termini di volume, la maggior parte dell’elettricità rinnovabile è stata consumata nel settore dei materiali, mentre la percentuale di maggior consumo è del settore finanziario (24%) e dell’informatica (12 %), e a livello di Paesi sono quelli europei e del nord America a rappresentare il maggior utilizzo.
Tra le aziende analizzate, solo il 17% ha attualmente un obiettivo per quanto riguarda l’utilizzo di fonti rinnovabili e tre quarti di tali obiettivi scadranno prima del 2020, rappresentando per le imprese un’importante opportunità per lo sviluppo di nuove strategie di energia rinnovabile a medio-lungo termine e di obiettivi per il miglioramento nelle tecnologie delle energie rinnovabili e di riduzione dei costi