Agroalimentare Biodiversità e conservazione

L’agricoltura familiare determinante per la tutela dell’agro-biodiversità

agricoltura familiare determinante per tutela agro-biodiversità

Al via l’iniziativa dell’ONU che ripropone la centralità di questo modello per far fronte alle sfide alimentari, ambientali e sociali del XXI secolo.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 22 dicembre 2011, nel corso della sua 66Sessione, ha proclamato il 2014 Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare (International Year of Family Farming) per porre in risalto l’enorme potenziale degli agricoltori a livello familiare nella lotta alla fame e per la preservazione delle risorse naturali. 

Con tale decisione si è voluto riconoscere il ruolo centrale dell’agricoltura familiare nel fare fronte alla doppia emergenza che il mondo si trova oggi ad affrontare: migliorare la sicurezza alimentare e preservare le risorse naturali – ha dichiarato il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva – L’agricoltura familiare è ciò che più si avvicina al paradigma della produzione alimentare sostenibile. Gli agricoltori familiari si occupano generalmente di attività agricole non specializzate e diversificate che conferiscono loro un ruolo centrale per la sostenibilità ambientale e la conservazione della biodiversità”.

L’agricoltura familiare comprende tutte le attività agricole, forestali, di allevamento e pesca, che sono amministrate e gestite da una famiglia e che fanno affidamento prevalentemente sulla manodopera familiare, contribuendo in modo determinante alla sicurezza alimentare mondiale.

Facendo affidamento su prodotti alimentari tradizionali, l’agricoltura familiare contribuisce ad una dieta equilibrata, alla tutela dell’agro-biodiversità mondiale e all’uso sostenibile delle risorse naturali. Inoltre, l’agricoltura familiare rappresenta un’opportunità per rafforzare le economie locali, soprattutto se abbinate a politiche specifiche finalizzate alla tutela sociale e al benessere delle comunità.

Sia nel mondo sviluppato che nei Paesi in via di sviluppo, oltre 500 milioni di aziende agricole a conduzione familiare producono cibo per sfamare miliardi di esseri umani.

Solo in Europa le aziende agricole a conduzione familiare sono 12 milioni e forniscono derrate alimentari di qualità per oltre 500 milioni di consumatori.

La Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione Europea ha organizzato il 29 novembre 2013 a Bruxelles il Convegno “L’agricoltura familiare: un dialogo verso un’agricoltura più sostenibile e resiliente in Europa e nel mondo”, come prodromo della Conferenza regionale europea della FAO in programma in Romania (Bucarest, 1-4 aprile 2014) e di altri eventi europei legati all’agricoltura familiare che verranno organizzati nel corso del 2014.

Durante il Convegno, sono stati presentati i risultati della consultazione on line (2013/02/08 – 2013/11/10) sul “Ruolo dell’agricoltura familiare, le principali sfide e le priorità per il futuro“, effettuata da Eurostat e finalizzata a raccogliere i contributi per il Convegno, nel contesto dell’IYFF.

In Italia, all’ultimo Censimento generale dell’Agricoltura (2010) sono risultate 1.620.884 le imprese agricole, per il 96,1% di tipo individuale, che per il 99% fa ricorso a manodopera familiare.

Riposizionare l’agricoltura familiare al centro delle politiche agricole, ambientali e sociali delle nazioni è quindi quanto mai strategico – ha affermato il Presidente di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri, plaudendo e aderendo all’iniziativa dell’ONU – L’imprenditore agricolo non va considerato mai nella sua individualità, ma sempre nel suo legame costitutivo e inscindibile con la sua famiglia e in generale con il contesto ambientale in cui vive”.

In Italia, il focal point è Slow Food di Carlo Petrini che ha siglato un Protocollo d’Intesa con il Direttore Generale della FAO, da Silva, poiché entrambe le organizzazioni condividono la visione di un mondo sostenibile, libero dalla fame e ricco di biodiversità per le generazioni future.
Entrambi hanno partecipato al Convegno di Bruxelles, quali relatori ufficiali.

Slow Food darà un grande contributo all’agricoltura familiare – ha affermato Petrini – Continueremo con rinnovato impulso nel 2014 il nostro lavoro a supporto delle comunità del cibo di Terra Madre, organizzando mercati locali, orti scolastici e di comunità, favorendo l’accesso al mercato per i piccoli produttori e catalogando la biodiversità agroalimentare a rischio di scomparsa”.

Ovviamente, il Salone del Gusto e Terra Madre (Torino, il 23-27 ottobre 2014) costituiranno la cornice perfetta per celebrare le potenzialità dell’agricoltura familiare. 

Per l’occasione,il World Rural Forum che raggruppa 327 organizzazioni agricole di 60 Paesi e che aveva lanciato la proposta nel 2008, fatta propria dalla FAO ed accolta dalle Nazioni Unite, ha indetto un concorso fotografico, aperto a tutti, per cogliere le immagini che sottolineino la forza, le potenzialità e il ruolo di sostenibilità che l’agricoltura familiare in tutto il mondo, nei più diversi contesti, è in grado di assolvere.
Le fotografie che debbono contenere lo slogan “Agricoltura famigliare: Nutrire il mondo, avere a cuore la Terra” possono essere inviate entro il 1° maggio 2014 all’indirizzo: photocompetition@ruralforum.net
Una giuria composta dai 6 esperti, sceglierà 7 immagini, una per ogni continente, agli autori delle quali andranno 400 euro al 1° al primo classificato e 200 euro agli altri 6 classificati come secondi, mentre 100 euro saranno assegnate alle immagini scelte dal pubblico.

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