È giunto ad Ahmedabad (India) dove sosterà per 4 giorni, l’aereo messo a punto dagli svizzeri André Borschberg e Bertrand Piccard, che percorrerà 35.000 km senza consumare una sola goccia di carburante.
Un viaggio di 5 mesi in 12 tappe per compiere il giro del mondo: è questo l’obiettivo che si è prefissato il Solar Impulse 2 (Si2), il primo aereo alimentato totalmente a energia solare.
Ad alternarsi alla guida del monoposto i due svizzeri che l’hanno messo a punto André Borschberg e Bertrand Piccard: uomo d’affari il primo e conosciuto per aver già fatto il giro del mondo in mongolfiera il secondo.
Partito da Abu Dhabi (Emirati Arabi) il 9 marzo 2015 con rotta verso est, l’aereo è atterrato dopo un breve tragitto a Muscat (Oman) per fare poi la sua prima trasvolata sul Mar Arabico per giungere ieri sera alle ore 17,55 (GTM), dopo un percorso 1.465 km, al Sardar Vallabhbhai Patel International Airport di Ahmedabad (India) e dove rimarrà per quattro giorni.
Da qui ripartirà per raggiungere, sempre in India, Varanasi, per poi far tappa Mandalay (Myanmar). Sono previsti, quindi, due scali in Cina (Chongqing e Nanchino), da cui intraprenderà la tappa più impegnativa per raggiungere le Hawaii, dopo 5 giorni e 5 notti sull’Oceano Pacifico, salendo fino a 10.000 m. di altitudine di giorno per ricaricare le batterie in modo da rimanere in volo per tutta la notte. Con un ulteriore balzo arriverà a Phoenix (Arizona) e, quindi, sarà a New York da dove decollerà per attraversare l’Oceano Atlantico, facendo scali, dopo aver valutato le condizioni meteorologiche, nell’Europa Meridionale o nell’Africa settentrionale, per poi ritornare tra la fine di luglio e i primi giorni di agosto al punto di partenza (Abu Dhabi), dopo aver percorso circa 35.000 km.
Il velivolo è il risultato di un progetto iniziato nel 2003, che ha permesso nel 2009 al primo prototipo di compiere i primi voli, fino a mettere a punto l’attuale aeroplano che tenta l’impresa di percorrere il giro del mondo senza utilizzare una solo goccia di carburante.
Costruito dal Politecnico di Losanna, l’aereo si avvale delle più sofisticate tecnologie in termini di materiali, di motori elettrici e di sistemi di stoccaggio dell’energia che viene generata da oltre 17.200 cellule fotovoltaiche ultrasottili sistemate sulle ali lunghe 72 metri che producono 45 kW/h. Una parte dell’energia prodotta viene indirizzata verso una serie di batterie al litio ad alta efficienza, sistemate nelle 4 gondole motori ad elica, che alimentano i propulsori e accumulano una riserva di energia per quando la luce è scarsa o assente durante i voli in notturna.
Per ridurne il peso (2,3 tonn), tanto che la cabina di pilotaggio (3,8 m2) non è pressurizzata né riscaldata, sono stati impiegati materiali polimerici compositi rinforzati con fibre di carbonio.
L’aereo può raggiungere la velocità di 140 km/h.
“Non è un volo: è una filosofia che può cambiare il mondo – ha dichiarato Piccard – Dimostra che possiamo raggiungere l’impossibile con le tecnologie pulite e con le energie rinnovabili. D’ora in poi tutte le grandi esplorazioni del XX secolo – l’attraversamento dell’Atlantico in aereo, il viaggio sulla Luna, la rottura del muro del suono – potranno essere concepite e realizzate senza carburanti fossili. È un’idea che dà speranza alla gente e che mostra una volta per tutte quanto la protezione dell’ambiente possa essere elettrizzante e redditizia anziché noiosa e costosa come è stata finora”.