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ACCADUEO 2018: innovazione in primo piano

H2O 2018

Chiusa la 14a edizione di ACCADUEO 2018: incremento di oltre il 10% di visitatori e del 20% di operatori esteri. Innovazione in primo piano con l’assegnazione degli H2O Award 2018.

ACCADUEO 2018 si chiude con un incremento dei visitatori di oltre il 10% e con una crescita nelle presenze di operatori esteri del 20%, rispetto all’edizione 2016. 6.030 i metri quadrati espositivi, 302 le aziende e oltre 350 gli incontri B2B con le delegazioni ufficiali degli operatori esteri in arrivo da Azerbaijan, Georgia, India, Kazakistan, Lettonia, Lituania, Moldavia, Russia a cui si sono aggiunte le rappresentanze delle autority dei Paesi internazionali che fanno parte della rete Wareg – European Water Regulators.

Un segnale forte di come la Fiera dell’acqua – organizzata da BolognaFiere con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e della Regione Emilia-Romagna – sia riuscita a ritagliarsi un posto di primo piano anche in ambito internazionale. Tre giorni con i prodotti innovativi del settore e un contesto che ha dato voce a tutti gli operatori in grado di trasferire valore ai diversi ambiti che impattano il settore idrico: il civile, l’industriale, l’agricolo. Con un approccio che guarda all’interesse pubblico e al tempo stesso alla valorizzazione di una filiera industriale tra le più evolute, in grado di dare slancio al settore.

L’innovazione si è confermata elemento distintivo dell’edizione 2018 di ACCADUEO, un segnale positivo che indica che il tessuto imprenditoriale delle aziende del settore è proattivo e risponde in modo efficace a quelle che sono le richieste di ammodernamento e sviluppo del servizio idrico integrato e del settore del gas naturale.

Durante la giornata inaugurale è stato presentato il Rapporto ACCADUEO, curato da CRESME: “Primo rapporto congiunturale e previsionale sull’innovazione e sul mercato delle reti, dei sistemi acquedottistici, fognari e di depurazione in Italia 2018-2020”. Secondo i dati contenuti nel documento, l’Italia è il secondo paese in Europa – dopo la Spagna – in termini di superficie irrigata. Nel 2017 il settore civile ha prelevato 9 miliardi di mc di acqua, di cui 8,3 miliardi di mc sono arrivati alle reti comunali mentre nelle nostre case ne sono arrivati solo 4,9 miliardi. Nel tragitto sono stati persi 4,1 miliardi di mc di acqua e nella sola rete di distribuzione la quota di perdite idriche totali ha raggiunto il 41,4%. Lo scorso anno l’agricoltura ha prelevato 17 miliardi di mc d’acqua e ne ha consumati 14,5 miliardi, perdendo 2,5 miliardi di mc di acqua.

Nella serata di giovedì 18 ottobre, sono stati proclamati i vincitori del “H2O Award”, la vetrina dedicata a una selezione delle migliori novità giudicate da una speciale commissione tecnico – scientifica di esperti provenienti dal mondo scientifico, dalle Utilities e dalle associazioni. Sono stati 17 gli H20 Award tra i 94 prodotti partecipanti suddivisi per: strumentazione; pompe, macchinari e impiantistica; condotte-pozzetti; applicazione software-servizi; CH4 servizi; CH4 prodotti.

In fiera, nell’ambito di CH4, che ha creato un percorso espositivo e di confronto sulle tecnologie e sui sistemi per il trasporto e la distribuzione del gas, si è parlato delle gare del gas con due eventi molto partecipati, organizzati rispettivamente da Unica Reti e Uniatem. La questione delle gare del gas è tanto delicata e complessa quanto urgente poiché entrano in gioco i proprietari privati delle reti, gli investimenti fatti e il ruolo dei Comuni. I nodi da sciogliere e gli interessi da tutelare sono numerosi. Nel 2000 è stato pubblicato il Decreto Letta che ha visto dopo ben 11 anni il suo decreto attuativo (DM 226/2011); sono trascorsi 7 anni e le gare sono state praticamente disattese. Dal 2012 al 2018 solo 2 su 177 Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) hanno proceduto allo svolgimento delle gare per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale e la successiva attività di Controparte Contrattuale. Milano e Torino hanno completato l’iter, individuato il vincitore e stanno procedendo all’affidamento, mentre il resto dell’Italia è silente. Una situazione che sta determinando il blocco del settore soprattutto in termini di investimenti e di innovazioni, con ripercussioni negative su tutta la filiera.

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